Storia

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Cenni storici sulla Banda Comunale di Ferrara

La Banda di Ferrara ha origini militari e pare risalire al 1796 quando era incorporata al presidio della fortezza. Sebbene destinata al servizio militare, in certe occasioni di solennità serviva anche il pubblico. Era composta da circa 18 elementi e retribuita in modo molto limitato, a spese dell’autorità militare cui era soggetta.

Negli anni 1805 – 1814 esisteva un corpo militare organizzato, chiamato Banda Civica Militare, che traeva origine dalle Istituzioni del Regno Napoleonico d’Italia (1805). Al cessare di questo (1814) e ripristinato nel 1816 il Governo Pontificio, la banda si univa al Corpo Provinciale dei Militi dipendente dal Comando della Guardia Civica di nomina Pontificia. I compensi erano molto limitati, ma poter suonare in un corpo militare era un privilegio in quanto esentava da qualunque servizio militare e dava la possibilità di perfezionarsi nell’arte di suonare uno strumento.

Nel 1831, con l’articolo X del Regolamento della Guardia Civica Provinciale, si stabilisce formalmente l’esistenza di una Banda Militare la quale viene mantenuta dall’Amministrazione Pontificia fino al 1850, anno in cui viene sciolto il corpo della Guardia Civica e che segna l’inizio del mantenimento della Banda Militare a spese del comune. Con l’istituzionalizzazione comunale la Banda dipende dalla Magistratura Comunale tramite un Ispettore da essa nominato e i bandisti vengono divisi in quattro classi di otto elementi a paga diversa decisa dal Maestro Capo Banda.

Con la caduta dello Stato Pontificio (1859), il comune di Ferrara riorganizza la banda secondo un nuovo regolamento, entrato in vigore nel 1860, col quale vengono invitati tutti coloro che vogliono entrare nel nuovo corpo a mandare la loro richiesta al Sindaco. Viene poi effettuata un’audizione alla presenza di Maestri dell’Accademia Filarmonica, e di 51 richiedenti sono ammessi a far parte del corpo di Banda 38 suddivisi in tre classi con diverso grado di preparazione e quindi di paga.

Nel corso degli anni poi si sono succeduti altri regolamenti comunali (1873 e 1906) che però lasciano sostanzialmente immutata la struttura della Banda Cittadina, cui si accede per concorso pubblico, variandone pressoché solo l’organico, gli emolumenti e alcuni dettagli negli impegni.

Nella prima metà del Novecento la Banda Municipale di Ferrara ha attraversato momenti di incertezza che, al di là delle vicissitudini locali, può trovare parziale motivazione nella comparsa e progressiva diffusione dei nuovi mezzi di riproduzione musicale fra i quali in primo luogo il giradischi e la radio.

Banda comunale di Ferrara dal dopoguerra

Nel 1946 la Banda Filarmonica Ludovico Ariosto e la Banda Pietro Mascagni si fondono e costituiscono la “Banda Musicale Cittadina” sotto la direzione del Maestro Francesco Musi (direttore anche per alcuni anni dell’orchestra a plettro “Gino Neri”).

Il Maestro Francesco Musi dirige la banda per quindici anni, fino al 25 Aprile 1960 quando viene colto da malore durante la direzione del concerto commemorativo della festa di liberazione in Piazza Cattedrale. La tragedia colpisce l’intera comunità e, in suo onore e memoria, verrà poi deciso, all’inizio degli anni ’70, di intitolargli la Banda Cittadina che diventerà “Banda Francesco Musi”.

Il Prof. Olindo Rossi, che dirigeva la Banda nelle parate, diventa il nuovo direttore per circa 2 anni; alla Presidenza l’Avv. Giuseppe Longhi, in carica già dagli anni precedenti e che lo sarà fino alla sua scomparsa. La sede è in Piazzetta Schiatti, nell’edificio che successivamente diventerà il comando dei Vigili Urbani.

Gli anni che seguono determinano un ridimensionamento del complesso bandistico ferrarese per molteplici motivi. Le tendenze musicali si modificano, il panorama musicale cambia velocemente: in Inghilterra e negli Stati Uniti nascono e si diffondono, soprattutto fra i giovani, nuovi ritmi musicali per cui le bande si trovano prive di ricambio generazionale e spesso sono abbandonate dai giovani.
Fra luci e ombre la Banda è sempre attiva, ma nel periodo di massima difficoltà l’organico è talmente ridotto da ipotizzarne lo scioglimento. Questo verrà provvidenzialmente evitato con l’arrivo dell’orchestra “Ritmo Melodica” di Frignani, composta da 14 musicisti di alto prestigio dei quali una parte entra nell’organico bandistico scongiurandone lo scioglimento.
Si verifica una svolta nell’anno 1958 quando la direzione viene affidata la presidenza al Maestro Antonio Cevolani, musicista, direttore, insegnante, arrangiatore e compositore che, grazie alla grande esperienza e professionalità, rigenera la Scuola di Musica e il complesso bandistico, portandolo ad un sensibile miglioramento della qualità espressiva.

In seguito alla scomparsa del Maestro Cevolani nel 1996, la direzione della Banda si tinge di rosa e inizia un processo di ammodernamento del complesso bandistico. La sede viene ristrutturata e adeguata al nuovo utilizzo grazie anche all’impegno volontario di un gruppo di associati, gli atti contabili ed amministrativi vengono informatizzati, i musicisti si dotano di una nuova divisa, complice della trasmissione di un nuovo senso di coesione. Anche il repertorio si rinnova: da brani tipicamente classici si passa a un carattere musicale variegato e flessibile che coinvolge generi e ritmi studiati anche per orchestre e big band. Nel 2006, dopo 10 anni di direzione, Sabrina Caniato lascia il suo incarico che va nelle mani del Maestro Stafano Caleffi, attuale Maestro del Corpo Bandistico. Nel 2012 la Banda “Francesco Musi” incide un CD i cui brani spaziano dalla musica celtica alla classica, dal genere popolare alla musica leggera. Il 25 luglio 2014 la Banda registra un nuovo Atto Costitutivo con Statuto di Associazione Bandistica. Viene nominato presidente Stefano Mandrioli, già componente dell’organico della Banda come sassofonista, che darà una ulteriore spinta propulsiva al complesso bandistico con idee innovative e di rilancio d’immagine. Il 23 dicembre 2014, il Corpo Bandistico riacquisisce il suo nome storico di Banda Filarmonica Comunale Ludovico Ariosto – Città di Ferrara.